Anche se gli elementi e le testimonianze che abbiamo a nostra disposizione risalgono ai tempi dell’antica Grecia, molti studiosi e storici sono convinti che la strettissima connessione che c’è tra musica e letteratura sia ancora più antica di quanto immaginiamo, o meglio che essa sia sempre esistita. D’altra parte la stessa parola, secondo come viene pronunciata, contiene in un certo senso un suono già di per sé, e l’enfasi utilizzata nel pronunciarla potrebbe anche essere interpretata come un sottofondo musicale, non è poi un’ipotesi così assurda no?
Il termine stesso musica, che deriva dal greco mousikè, unisce in se le arti ispirate dalle muse, ovvero danza, musica, e poesia; basta pensare poi che i maggiori poemi della letteratura venivano divulgati dai cosiddetti cantori, conosciuti anche come rapsodi o aedi, ed ecco che il binomio tra letteratura e musica è bell’e servito, come confermato anche in età medievale con il poema dantesco, narrato e rappresentato con suoni di sottofondo che davano maggior forza alla narrazione, e con i poemi epico-cavallereschi.
Storia dei primi intrecci tra musica e letteratura
Diciamo pure che, non avendo a disposizione elementi sufficienti per poter datare in qualche modo l’inizio di questa ‘convivenza’ tra musica e letteratura, per poter trattare questo tema con cognizione di causa e con testimonianze certe, bisogna fare un salto nel tempo fino all’età medievale, che nella nostra storia letteraria coincide con quella del poema dantesco; si, perché in effetti è nel Medioevo che i cantorigiravano per il mondo guadagnandosi da vivere con le loro narrazioni e rappresentazioni, di questo si può essere certi.
Poi venne il periodo delle ballate medievali e dei poemi cavallereschi, dell’opera, la cosiddetta ‘chansòn de geste’, ed è lì che questo rapporto di connessione tra musica e letteratura si è stretto saldamente, così come manifestatosi anche nel periodo gotico prima, e durante il romanticismo poi, periodo in cui si sviluppò il melodramma. Musica, poesia e letteratura si fusero in una sola entità indivisibile, e da quel momento hanno sempre camminato insieme fino ai giorni nostri.
Esempi di letteratura in musica
Per citare alcuni validissimi esempi di quanto sia rimasto ben saldo il legame tra musica e letteratura nel corso del tempo vogliamo fare ancora una volta un piccolo salto ed arrivare fino all’età contemporanea, pensando ad esempio al Premio Nobel che si è guadagnato Bob Dylan per aver creato nuove forme di espressione poetica nella tradizione della canzone americana, o anche alle parole dette dal celebre poeta italiano Eugenio Montale che confessò in una intervista di dovere alla musica la sua vocazione per la poesia, ed a Debussy un particolare riconoscimento come sua maggior fonte di ispirazione.
Altro esempio che mette in risalto lo strettissimo connubio tra musica e letteratura è sicuramente l’album Tales of Mistery and Imagination degli Alan Parson Projects, un LP in cui si raccontano addirittura sei poesie di Edgar Allan Poe, tra cui The Raven, o anche The Fall of The House of Usher che si apre con una narrazione di Orson Welles per poi proseguire come brano interamente strumentale. Sono tantissimi gli esempi chiari della magnifica convivenza tra letteratura e musica, e se solo volessimo stare qui ad elencarli tutti non basterebbero 100 pagine. Anche la celebre Bohemian Rhapsody dei Queen hai suoi bei riferimenti letterari; al suo interno infatti si cela uno dei romanzi più famosi di Albert Camus, Lo Straniero.
I più celebri ‘musicisti letterati d’Italia
Abbiamo finora citato esempi internazionali di poeti-musicisti e musicisti-poeti, ma in un modo o nell’altro appare chiarissimo che musica e letteratura non solo convivono meravigliosamente, ma che sembrano essere fatte una per l’altra da sempre, mancano solo le testimonianze scientifiche a consacrare quest’ipotesi.
L’Italia non è certamente seconda a nessuno in fatto di musicisti poeti o viceversa; Fabrizio de Andrè ad esempio, cita l’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master nel suo album Non al Denaro, non all’Amore, né al Cielo, ma vanno ricordati anche artisti de calibro di Franco Battiato, Francesco de Gregori, Gino Paoli, Paolo Conte, che hanno saputo basare quasi tutta la loro arte sul magico intreccio tra letteratura, poesia, e musica. P. Boulez scrisse: “Per un musicista, il fascino della poesia è così forte che egli non può fare a meno, giunto a un certo punto del proprio sviluppo, di un testo attorno a cui la sua musica andrà a cristallizzarsi”.