Anche se gli elementi e le testimonianze che abbiamo a nostra disposizione risalgono ai tempi dell’antica Grecia, molti studiosi e storici sono convinti che la strettissima connessione che c’è tra musica e letteratura sia ancora più antica di quanto immaginiamo, o meglio che essa sia sempre esistita. D’altra parte la stessa parola, secondo come viene pronunciata, contiene in un certo senso un suono già di per sé, e l’enfasi utilizzata nel pronunciarla potrebbe anche essere interpretata come un sottofondo musicale, non è poi un’ipotesi così assurda no?
Il termine stesso musica, che deriva dal greco mousikè, unisce in se le arti ispirate dalle muse, ovvero danza, musica, e poesia; basta pensare poi che i maggiori poemi della letteratura venivano divulgati dai cosiddetti cantori, conosciuti anche come rapsodi o aedi, ed ecco che il binomio tra letteratura e musica è bell’e servito, come confermato anche in età medievale con il poema dantesco, narrato e rappresentato con suoni di sottofondo che davano maggior forza alla narrazione, e con i poemi epico-cavallereschi.